Fate e calle

JeKoMilano, test1 Comment

fata
titolo inconsueto per un post su questo blog… che, tanto per cambiare, è stato lasciato in disparte per molto tempo…
Fate e calle… ovvero la fantasia ed il romanticismo idealizzato in fiore…
La bellezza purpurea ed abbacinante, la purezza e la sinuosità delle forme, l’ideologica canonicità del pensiero che aleggia intorno a queste due figure esaltandone la similitudine.
Il mondo che l’uomo cerca di costruire segue spesso questo binomio… la bellezza e la fragile e voluttuosa sensibilità.
Ma questo non è un discorso globale… è un discorso creato attorno all’aura che queste figure evocano in me in questo periodo… Lasciarsi incantare dalla semplicità è difficile, sempre di più. Ma a volte capita che, come un raggio di sole nell’occhio di un ciclone, si venga rapiti da qualcosa di talmente semplice da evocare sentimenti e sogni, persi o dimenticati.
Fate e calle
Tutto il mondo racchiuso in due parole. Tutto il mondo che ricomincia a girare e girare e girare… e ogni volta che il ricordo riaffiora scoppia un sorriso e gli occhi brillano di felicità.
Le grandi guerre, i problemi di ogni giorno, la precarietà della vita su questo nostro povero e stanco pianeta… tutto scompare per un attimo lasciano una senso di benessere e assopimento… si, il sonno porta al sogno ed il sogno è la meta ambita per eccellenza… il nostro sogno segreto, unico e inconfessabile… e la luce che il concretizzarsi questo sogno porta con se… una luce calda, avvolgente, deliziosa.
Poco importa se la luce resterà per sempre o per un secondo… l’averla trovata ci ha già elevati oltre ogni ostacolo, ogni barriera…

E naufragar m’è dolce in questo mare

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