Giuliano Ferrara is back (ma ne sentivamo davvero il bisogno?)

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Giuliano Ferrara

Giuliano Ferrara non mi è mai piaciuto, lo ammetto senza problemi. Questo, dunque, sarà esattamente quello che già immaginate: un post di parte.

Sarà che non ho la televisione e quindi non pago il canone (come già dissi tempo fa) altrimenti avrei già mandato qualche decina di mail di protesta per la ricomparsa dell’elefantino sulla rete pubblica. Non contento di aver fatto una pessima figura alla presentazione della sua Radio Londra ai Tg1 (ricordate? Il signor Ferrara esordì dicendo “io sono schierato, non lo nego come fanno gli altri” per poi passare all’attacco del sostituto procuratore Ingroia che, durante la manifestazione del 12 marzo a favore della Costituzione, aveva parlato pubblicamente contro la riforma della Giustizia) e dopo aver allestito un banchetto per dare dei bigotti ai contestatori di Berlusconi e delle sue “amichette”, si è presentato, sgargiante nelle sue bretelle tirate a lucido, abbassando significativamente lo share serale di Rai1 che lo ospitava (per la modica cifra di 3.000 euro a puntata a quanto pare) ottenendo un abbassamento di pubblico stimato attorno al milione di telespettatori (che, dai 6.881.000 del Tg1 sono passati improvvisamente a 5.915.000 di Radio Londra – dati Auditel).

La seconda puntata sembra essere andata anche peggio… Dai 6.785.000 spettatori del Tg1 delle 20, si è passati a 5.600.000 di Radio Londra (in una sola puntata, 315.000 spettatori persi, ottimo risultato!).

Vedremo se il trend verrà confermato perché, sembra, le 200 puntate previste dal contratto di Giuliano “Elefantino” Ferrara, verranno registrate e trasmesse (e pagate dalla Rai – quindi da noi tutti) anche se il programma non raggiungerà uno share sufficiente e un adeguato incasso in termini pubblicitari.

Ma, ragazzi, questa è l’Italia… e se si è dalla parte giusta, tutto è possibile.

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