…lunedi notte

JeKonotte, pensieri

candela - immagine presa su www.pastrugni.itE’ sempre buio fuori dalla mia finestra, forse perchè è proprio la notte ad ispirare questi miei rari momenti di lucidità e riflessione. La vita scorre e a volte mi sembra di perdere attimi importanti per strada, di dimenticare la vita e vivere una semplice e banale esistenza.

Vivere è la cosa più rara al mondo, alcuni esistono e nulla più.

Questo diceva Oscar Wilde… una frase diventata celebre… ma forse non abbastanza per farci pensare di più a ciò che abbiamo, a quello che possiamo fare in tutti quei momenti buttati al vento. Vivere in questo mondo frenetico non è cosa facile, me ne rendo conto sempre più, ad ogni minuto che passa. La stessa routine quotidiana riproposta lentamente ed inesorabilmente giorno dopo giorno porta ad una meccanicizzazione di noi stessi, siamo instradati verso un futuro Orwelliano/Asimoviano… tutto ci è imposto perchè è sempre qualcun altro a scegliere per noi, ad agire per noi, a pensare per noi… e noi accettiamo tutto perchè forse siamo degli automi, dei semplici, rudimentali robot. Le mansioni proprie dell’uomo vanno man mano sfumando in dissolvenza mentre la macchina ci sostituisce in tutto e per tutto. E più la tecnologia si fa invadente più ne sentiamo il bisogno… E più ne sentiamo il bisogno più ci affaccendiamo per rendere la tecnologia più innovativa ed indipendente.
Ma ovviamente non è solo la tecnologia che ci rende succubi. Siamo noi prima di tutto. Noi succubi di noi stessi. Il paradosso per eccellenze, schiavo e padrone diventano un tutt’uno. Il nostro cervello è oramai invaso da tutto ciò che ci circonda. Suoni, odori, immagini… milioni e milioni ogni giorno, ora, minuto… e tutto diviene secondario, tutto perde di significato. In primo piano, però, non resta quasi mai nulla… E tutto si dimentica. Nell’ultimo cassetto della memoria non resta più nulla di concreto, nulla di importante.
Questa serata sembra essere triste e malinconica… forse pessimista… ma forse è solo realista. E questo forse è il mio primo passo verso una sommaria riamministrazione di me stesso. Chissà, forse ne verrà fuori qualcosa di buono… bisognerà aspettare.

Buonanotte